Venerdì 19 Maggio 2017  ore 20,00 “Sala Cenerini”,

Via Pietralata 60 – Bologna

La parola sexting deriva dalla crasi delle parole sex e texting e sta ad indicare un comportamento molto comune nei ragazzi, a volte molto giovani, che si avvicinano al mondo della sessualità tramite l’uso delle nuove tecnologie.

I giovani che praticano il sexting lo fanno per lo più nel quadro di una relazione intima. Ma è spesso utilizzato per iniziare nuove relazioni, per aggiungere malizia a un flirt disimpegnato o all’interno di un gruppo di amici.

Tra i giovani, infatti, non viene percepito come qualcosa di negativo, bensì come un veicolo di socializzazione e modo privilegiato per essere accettati e visti. La frattura tra il “sé privato” e il “sé pubblico” è inevitabile. Tale abitudine è qualcosa di ben noto tra gli adolescenti, mentre la sua eco è arrivata agli adulti solo da poco.

L’invio e la diffusione di foto e/o video che possono rivelarsi compromettenti, oltre a rappresentare un pericolo di carattere penale, si inscrive all’interno di un fenomeno sociale di ampia scala che vede centrali il modo di pensare l’infanzia/pubertà e un disagio che sembra interessare un’intera generazione.

Bibliografia

Bianchi, D. (2016). Sinistri internet: Responsabilità e risarcimento. Giuffrè Editore.

Galimberti, U. (2007). L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani. Feltrinelli.

Pellai, A.  (2015). Tutto troppo presto. De Agostini.

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