GIULIA STADERINI – Fragile come il cristallo, tagliente come il vetro: la personalità borderline

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11 maggio ore 18:30, Libreria La scienza dei Magi, Viale Storchi 36, Modena

“Ero matta in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non così i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo. I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita.” Alda Merini

L’intervento si pone l’obiettivo di fornire alcune informazioni sul termine borderline, distinguendo tra organizzazione borderline di personalità e disturbo borderline. Verranno descritti gli aspetti principali del disturbo ed enucleati i principali strumenti di diagnosi e cura, con focus specifico sulle terapie manualizzate. Il disturbo genera un senso profondo di vuoto, il terrore dell’abbandono (reale o immaginario), sforzi disperati per evitare di essere lasciati soli, profonde alterazioni dell’umore, del senso di realtà, del comportamento e dell’immagine di sé. C’è intolleranza alla solitudine, noia, rabbia inappropriata, difficoltà a contenerla e conseguenti acting out. La rabbia è spesso seguita da vergogna e senso di colpa. Nelle relazioni i borderline oscillano in modo rapido dall’idealizzazione alla svalutazione. Si tratta di personalità estremamente fragili ma con un potenziale distruttivo molto elevato, con aggressività e attacco ai legami. Di fatto boicottano sè stessi e la loro realizzazione personale. Per evitare l’abbandono, per placare la sofferenza possono arrivare a gesti impulsivi, a comportamenti suicidari, autolesivi e auto mutilanti. Facilmente hanno comportamenti dannosi per sé in aree quali il gioco d’azzardo, lo shopping compulsivo, grandi abbuffate, abuso di sostanze, guida spericolata, rapporti sessuali non sicuri. Le condotte di abuso possono arrivare ad essere invalidanti. In questi pazienti è frequente la perdita del lavoro, l’interruzione della scolarità, la rottura di unioni. E’ molto importante affrontare il tema perché i dati epidemiologici sono significativi relativamente al disturbo ed è bene sensibilizzare rispetto a questo pattern comportamentale, al fine di prevenire episodi anche gravi.

Riferimenti bibliografici:

Bateman A., Fonagy P., Il trattamento basato sulla mentalizzazione. Psicoterapia con il paziente borderline, Milano 2006.

Arntz A., Van Gendern H., La Schema Therapy per il disturbo borderline di personalità, Milano 2011

Linehan M., Il trattamento cognitivo comportamentale del disturbo bordeline: il trattamento dialettico, Milano 2001

Clarkin J. F., Yeomans F. E., Kernberg O. F., Psicoterapia delle personalità borderline, Milano 2000

Mosquera D., Gonzales A., EMDR e disturbo borderline di personalità, Firenze 2016

Meares R., Un modello dissociativo del disturbo borderline di personalità, Milano 2014

Searles H. F., Il paziente borderline, Torino 1988

Gunderson, J. G. Hoffmann, P. D., Disturbo di personalità borderline. Una guida per professionisti e familiari, Milano 2010

Per informazioni: dott.ssa Giulia Staderini –  giulystaderini@gmail.com

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