CLAUDIA PALERMO – Cibo ed affetti: disturbi alimentari e dipendenze affettive

immagine conferenza cibo e affetti

 

Giovedì  04 Maggio 2017, ore 20.30, Sala Livatino

Via Battindarno 127, Bologna

Cosa sono e come nascono i disturbi del comportamento alimentare? Cosa hanno in comune cibo ed affetti? Sin dalla nascita il seno materno, essendo per il neonato il primo oggetto di attaccamento alla madre, non è solo fonte di nutrimento ma anche di relazione. Già dal primo contatto madre-figlio si iniziano a creare, secondo J. Bowlby (psicoanalista britannico), i vari stili di attaccamento che condizioneranno la vita affettiva futura del bambino. La differenza tra attaccamento e dipendenza si basa sulla giusta distanza affettiva dall’altro. La dipendenza nasce dal bisogno, non dal desiderio perché serve a colmare solitudine, angoscia e diventa una condizione di sopravvivenza, annullando ogni forma di libertà. Tendiamo spesso a sviluppare dei “copioni affettivi” che, inconsapevolmente, ripetiamo nella nostra vita attraverso varie forme di dipendenza (più o meno sane o adattative). La dipendenza affettiva è sana quando è transitoria ed accompagna il superamento di fasi di crisi o cambiamento, è patologica quando è un atteggiamento continuativo, quando manca di flessibilità, di reciprocità e quando comporta una condizione di malessere. Distinguiamo tra due stili relazionali principali: il dipendente e l’evitante: • Il dipendente: è assuefatto dal bisogno, teme continuamente di perdere le persone care. • L’evitante o controdipendente: é assuefatto dall’evitamento. Teme di essere sopraffatto, evita l’intimità, non riesce a stabilire contatti emozionali durevoli. Ha spesso una madre invasiva, troppo presente o che richiede continue rassicurazioni. L’evitante sviluppa una tale paura dell’amore da costruirsi rigide convinzioni per coprire il terrore di dipendere dagli altri e di perdere il controllo, vive in condizioni costantemente difensive. Le relazioni codipendenti non sono basate su un amore sano: spesso il dipendente è attratto dall’evitante. Durante le separazioni si esprime una profonda sofferenza poiché tali relazioni soddisfacevano un compenso riparatorio. lo stile dipendente e quello evitante sono modalità di relazione sane quando si alternano nel corso della vita ma diventano patologiche quando sono condizioni statiche, croniche. Come uscire da relazioni disfunzionali o patologiche? Sarebbe importante acquisire consapevolezza dei propri modelli di dipendenza o di evitamento e dei propri schemi “pulendo lo specchio” del rapporto con il proprio partner o con gli altri ed evitando la ripetizione automatica ed inconsapevole dei propri copioni. Come? Ad es. attraverso un percorso di psicoterapia individuale o di gruppo. Bibliografia Foresti, G. (2015 ).“Dipendenze e capacità di amare oggi. Alcune prospettive di intervento terapeutico”, Mimesis, Milano.
Guerreschi C. (2011). “La dipendenza affettiva. Ma si può morire anche d’amore?” FrancoAngeli, Milano.

Per informazioni e prenotazione: Tel: 340 3363194 – Mail: claudia.palermo975@gmail.com

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